Organizzazione segreta dedita al culto dell’elemento terra, attiva principalmente nelle Colline Sumber e in altre aree isolate. I membri, spesso chiamati Adepti della Pietra o Profeti della Terra, venerano la stabilità, la forza e l’immutabilità proprie della roccia e delle montagne. L’iconografia del culto include simboli di pietre grezze, fratture e forme geometriche solide. Le loro pratiche comprendono meditazione, addestramento marziale e rituali in caverne o strutture sotterranee. Il culto è organizzato gerarchicamente, con guide spirituali e capi militari, e mantiene luoghi di culto difficilmente accessibili, spesso scavati nella roccia o celati in canyon remoti. L’accesso è riservato a iniziati o a reclute accuratamente selezionate.
Il viaggio di ritorno verso Red Larch era appena iniziato quando il cielo si è squarciato con un boato lontano. Le nuvole, dense come mura di pietra, si sono aperte lasciando precipitare i Cavalieri dell’Aria. Figure scure su cavalcature piumate, armature lucenti che riflettevano lampi di sole tra la foschia. Nessun grido d’allarme, nessun avviso: solo vento, acciaio e furia calati dall’alto come una sentenza.
L’aria si riempie di sibili, urla e colpi. Gli aarakocra piombano in picchiata, ali tese e lance pronte a colpire. Gli eroi rispondono con magie che crepitano nell’aria, colpi precisi e manovre istintive per sfruttare le correnti a proprio favore. Ogni parata è un rischio, ogni affondo una sfida contro la gravità. La lotta non è solo contro il nemico, ma contro il vuoto che si apre sotto i piedi. Tra folate improvvise e fendenti, la sopravvivenza si misura in battiti di cuore. Alla fine, ancora una volta, gli eroi vincono.
Le colline si aprono e Red Larch appare in lontananza, piccola e silenziosa sotto il cielo limpido. Nessuno rallenta: appena a terra, il gruppo si divide. C’è chi corre dai contatti per trasmettere informazioni, chi consegna rapporti urgenti, chi resta vigile alle strade per assicurarsi che nessun inseguitore sia sulle loro tracce. Quando si ritrovano, il silenzio dura solo un istante: uno sguardo deciso, un cenno d’intesa. La via è segnata, i volti dei nemici impressi nella memoria. Da oggi, il vento porterà il loro nome anche nelle orecchie di chi li teme.