Nato negli anni ’90 dalla mente di Richard Garfield (lo stesso creatore di Magic: The Gathering), Vampire: The Eternal Struggle è un gioco di carte collezionabili che ha molto più in comune con un gioco da tavolo gestionale che con un classico card game. Qui contano tanto le scelte strategiche e la gestione delle risorse quanto la capacità di leggere il tavolo e, soprattutto, di manovrare gli altri giocatori.
Ogni partecipante impersona un Methuselah, un antico vampiro che tesse i fili della Jyhad, la guerra eterna tra i non-morti. Lo scopo è abbattere il proprio prey (il giocatore alla propria sinistra), senza farsi sconfiggere dal predator alla propria destra. Per riuscirci, non basta avere un buon mazzo: bisogna stringere patti, rompere accordi e muovere la diplomazia con freddezza.
Il tratto distintivo di VTES è la sua anima politica. Il tavolo è un terreno di intrighi in cui:
si formano alleanze fragili, spesso necessarie ma mai sicure;
i compromessi servono solo a guadagnare tempo;
ogni promessa nasconde un secondo fine;
i tradimenti non sono un’eccezione, ma la norma.
Le partite non sono mai lineari: un avversario che fino a un attimo prima era alleato può improvvisamente voltarti le spalle se gli conviene, e la sopravvivenza dipende più dalla tua capacità di convincere e manipolare che dalla forza bruta.
Un card game che sembra un gestionale da tavolo: le dinamiche al tavolo, la struttura a cinque giocatori e la centralità della diplomazia creano un’esperienza unica, a metà strada tra gioco di carte e grande strategia.
Costi contenuti: a differenza di altri giochi collezionabili, qui non serve inseguire ogni nuova uscita. Bastano pochi acquisti mirati per giocare a lungo e restare competitivi.
Comunità adulta e matura: l’età media più alta garantisce un ambiente accogliente e appassionato, dove il gioco è vissuto come un’esperienza sociale oltre che competitiva.
Giocatori uniti: la community internazionale, pur non enorme, è estremamente coesa e mantiene vivo il gioco con tornei locali, eventi internazionali e una passione costante.
L’ambientazione nel Mondo di Tenebra (World of Darkness) dona a ogni partita un sapore gotico e narrativo. Ogni tavolo è un dramma fatto di promesse, colpi bassi e strategie sottili, in cui l’unica certezza è che nessuna alleanza durerà per sempre.
Nel tempo ho deciso di sostituire i segnalini standard con accessori creati con la stampante 3D, pensati apposta per VTES. Le classiche riserve di pool diventano gocce di sangue o piccoli teschietti, mentre l’Edge prende forma in versioni diverse, dalla mano scheletrica al cranio tridimensionale.
Questi oggetti non cambiano le regole, ma rendono ogni partita più chiara e immediata, aggiungendo al tavolo un tocco scenico che richiama l’atmosfera gotica del gioco. Una pagina dedicata raccoglie foto e descrizioni di tutti i set realizzati.