Molto tempo fa, un gigante di nome Xeluan fu attaccato dai suoi simili e lasciato a morire. Un gruppo di eroi lo trovò e si prese cura di lui finché non si riprese. In segno di gratitudine, Xeluan giurò di servirli per tutta la vita, e insieme iniziarono a compiere grandi imprese.
Quando terremoti ed eruzioni vulcaniche minacciarono la loro patria, Xeluan scavò una cittadella nel fianco di una montagna, proteggendola con magia della terra. Ma la distruzione era inarrestabile. Con un ultimo sacrificio, il gigante infuse la sua energia vitale nella protezione, salvando migliaia di vite e trasformandosi in una statua pietrificata che sorreggeva la cittadella.
Gli eroi, incapaci di riportarlo in vita, costruirono un mausoleo intorno al suo corpo e si fecero seppellire nella Tomba di Xeluan. Nei secoli, la cittadella cadde in rovina, mentre la tomba restò sigillata.
Circa un secolo fa, esploratori fondarono l’insediamento di Oztocan attorno alle rovine, che prosperò fino a quando lo Sfregio d’Onice, un’organizzazione criminale, riportò alla luce la tomba. I criminali iniziarono a estrarre e vendere parti del corpo pietrificato di Xeluan, indebolendo le protezioni e provocando nuovi terremoti.
Gli agenti sono convocati in gran segreto in una sala sotterranea della Torre del Bastone Nero. L’atmosfera è greve, rischiarata soltanto da rune arcane che ardono di luce azzurra lungo le pareti. È lì che Meera si mostra… per dissolversi come nebbia e lasciare al suo posto Vajra Safahr, Bastone Nero di Waterdeep.
Con voce ferma e uno sguardo che non ammette repliche, Vajra rivela:
Il Caveau Aureo non è mai esistito. Era solo un nome, una facciata per dare loro uno scopo.
Meera e Vajra sono la stessa persona. Era lei ad averli guidati, manipolati persino, per prepararli a una lotta più grande.
Krokulmar è la minaccia reale. Il frammento trovato nella Tomba di Xeluan ne è una prova: parti del suo potere si insinuano nel mondo, corrompendolo.
«Guardate cosa avete fatto. Guardate dove siete arrivati. Nessuno può fermarvi ora» conclude, consegnando loro una pergamena da strappare, che li riporterà a lei a missione conclusa.
Il silenzio cala sul gruppo: tra incredulità, rabbia per l’inganno e lacerante consapevolezza, sanno che il destino del Faerûn passa dalle loro mani.
Vajra li teletrasporta a Oztocan, una cittadina fiorente ai piedi di una montagna che vibra ancora di scosse sismiche. Le strade sono spaccate, la gente vive nel terrore di nuovi crolli.
Gli agenti incontrano:
Leandro Sedhar, un drammaturgo eccentrico, che racconta con toni epici la leggenda del gigante Xeluan, pietrificato mentre regge ancora la cittadella.
Il sindaco, uomo pratico e spaventato, che conferma: i terremoti sono peggiorati da quando lo Sfregio d’Onice ha iniziato a saccheggiare la Tomba di Xeluan.
Un piano viene preparato: gli agenti saranno travestiti da lavoratori al soldo dello Sfregio per introdursi nella tomba. La notte prima dell’infiltrazione, Oztocan trema violentemente: segno che il tempo è agli sgoccioli.
La tomba è un labirinto di corridoi scavati nella pietra, rischiarati da torce che si spengono e si accendono a intermittenza, come se anche la luce avesse paura. Gli scavi hanno profanato il sepolcro: resti spezzati, reliquie trafugate, rune violate.
Gli agenti osservano in silenzio un mago dello Sfregio che, intento a sperimentare sul cadavere pietrificato del gigante, perde la pazienza con Lamaca e ordina alle guardie: «Frustatela a morte!».
Lamaca viene trascinata via ma, in un impeto disperato, si trasforma in orsogufo e sbrana le guardie. Proprio allora un boato scuote le gallerie: esplosioni. L’ingresso principale crolla. Le urla delle guardie schiacciate dalle macerie riecheggiano tra i corridoi.
Una voce femminile, gelida, si diffonde:
«Sapevo che Vajra vi avrebbe spedito qui… quella ragazzina è tanto fastidiosa quanto prevedibile. Non vi affannate, agenti: l’aura di Xeluan soffoca gli incantesimi. Questo posto sarà la vostra tomba».
L’eco lascia dietro di sé solo polvere e paura.
Gli agenti, già in possesso del frammento del cuore di Xeluan, tentano di riposizionarlo nella statua, ma senza successo. È allora che lo spirito di Rilago, uno degli eroi sepolti accanto al gigante, appare in forma incorporea.
«Non avete voi il potere di sanare ciò che è stato spezzato. Ma io sì.»
Lo spirito possiede uno degli agenti, muovendolo come strumento, e ricolloca il frammento nel petto del gigante. La statua si illumina di bagliori verdi e dorati, e in un boato sordo i terremoti cessano. Per la prima volta, nelle gallerie cala una quiete irreale.
Ma la via di fuga è ancora un mistero, e l’aria scarseggia.
Nel vagabondare alla ricerca di un’uscita, gli agenti si imbattono in una grotta nascosta, dove un giardino spettrale cresce attorno a una fontana. Spore bianche fluttuano come neve malata. Dai funghi emergono miconidi guerrieri, che attaccano con furia silenziosa.
La battaglia è rapida ma estenuante: il respiro già corto per la mancanza d’aria rende ogni colpo più pesante. Alla fine, i miconidi giacciono a terra, ma la speranza vacilla.
Il tempo è quasi finito. Ogni respiro è una lama nei polmoni. È Khùm a rompere il silenzio con un’intuizione: «L’acqua della fontana… da dove viene?».
Lamaca si trasforma in delfino e si tuffa nella sorgente: un cunicolo sommerso conduce all’esterno, oltre la montagna. Tornata a riferire, il piano è chiaro: l’unica via di fuga è sott’acqua.
Emy assume la stessa forma, Khùm viene legato a uno dei due delfini. Il passaggio è lungo, buio e stretto. Le bolle d’aria diventano sempre meno, Khùm annaspa, i suoi polmoni stanno per cedere… quando infine, un’esplosione di luce: l’aria, il cielo, la libertà.
Stremati, raggiungono la riva. Strappano la pergamena: in un attimo, sono di nuovo nella Torre del Bastone Nero, al cospetto di Vajra.
La missione è compiuta. Oztocan è salva. Ma la voce che li ha maledetti nelle viscere della tomba ancora risuona nella memoria.
Riepilogo
❌ Il Mistero di Melmoscura
✅ La Mossa Stigia
✅ Puntare alle Stelle
✅ Prigioniera n°13
✅ Ingranaggi Selvaggi
✅ Furto su Tela
❌ Voce dall’Oltretomba
✅ Il Caveau di Vidorant
✅ Frammento del Maledetto