Un vasto dedalo di caverne umide e tortuose, dove prosperano foreste di funghi giganti e scorrono fiumi sotterranei dalle acque avvelenate. Tra le rocce si celano creature aberranti, tribù di uomini-pesce, presenze psioniche antiche e avamposti drow.
Nascosti tra gallerie secondarie si trovano alchimisti reclusi, figure corrotte dalla follia e portali dimenticati che conducono a zone ancora più profonde del dungeon.
Dopo aver lasciato Skullport, gli avventurieri discesero nel Livello delle Caverne Contorte, un labirinto di funghi giganti, corridoi stretti e acque avvelenate. Lì incontrarono Jibber e Jabber, un ettin dalle due teste che, pur nella sua instabilità, indicò loro un possibile alleato: un alchimista recluso che viveva poco lontano.
L’alchimista si rivelò un individuo dall’identità mutevole, esperto nella preparazione di pozioni rare. Chiese in cambio del suo aiuto funghi specifici, tra cui le pericolose Lingue della Follia, e avvisò i viandanti di evitare i funghi velenosi e le stalattiti predatrici. Come pegno della sua fiducia raccontò di una gemma perduta, dono della sua defunta consorte, e promise ricompense a chi l’avesse recuperata.
Nel cuore del livello, il gruppo trovò Darribeth Meltimer, una maga folle che parlava con un rospo e custodiva un libro simile a quello di Gniomio. Nonostante l’instabilità mentale, riconobbero in lei un potere latente e, grazie a cure e incantesimi, riuscirono a restituirle parte della lucidità. Darribeth venne affidata all’alchimista, con la promessa di cercare una cura definitiva.
Più a est si estendevano le dimore di una popolazione di uomini-pesce, il cui capo Naugalup era ossessionato dalla creazione di una statua innaturale, assemblata con resti di creature marine e impreziosita da una gemma verde luminescente che emanava un potere inquietante. I piccoli del villaggio erano malati, e la comunità implorò gli avventurieri di aiutarli. Le cure di Lorelain e la purificazione delle acque salvarono molti innocenti, ma il misterioso influsso mentale che gravava sul capo fece temere la presenza di un’entità più potente.
Questa entità si rivelò essere un Aboleth antico, la cui sola presenza psionica bastava a piegare le menti deboli. Lo scontro con la creatura fu brutale: Ordak cadde sotto il controllo mentale del mostro, mentre Lorelain rischiò la vita affrontando le sue frustate psioniche. Solo con uno sforzo disperato il gruppo costrinse l’Aboleth a ritirarsi, ma non prima che lasciasse un patto oscuro legato a Ordak, un’ombra destinata a incombere sul suo futuro.
Il gruppo, deciso a interrompere i rituali blasfemi, distrusse l’idolo sacro del villaggio degli uomini-pesce, scatenando il caos e ponendo fine alla follia del loro capo. Con la gemma dell’alchimista recuperata, la cura definitiva di Darribeth fu completata.
Fu allora che Asdra, guidata da un destino personale, abbandonò la compagnia, lasciando un vuoto profondo ma anche uno spazio per una nuova evoluzione del gruppo.
La spedizione proseguì contro un avamposto drow, governato da una sacerdotessa crudele. Dopo un duro scontro, il potere locale fu spezzato e il gruppo si impadronì di un portale magico che collegava i piani inferiori del dungeon. Tra le rovine, Ordak ritrovò la propria spada perduta, simbolo del suo retaggio.
Nel frattempo, vennero a conoscenza di altre minacce: un ponte sorvegliato da un drago verde e la leggenda di un’arcidruida che proteggeva una parte del livello. Sebbene non affrontassero direttamente queste potenze, l’informazione gettò luce su nuovi pericoli e possibili alleati futuri.
Completata la promessa di riportare Darribeth a Skullport, gli eroi tornarono brevemente in superficie. A Waterdeep, il gruppo si sciolse temporaneamente:
Lorelain venne invitata a entrare nel prestigioso Guanto d’Arme
Elibolg e Ordak ricevettero un’offerta dall’Enclave di Smeraldo
Gniomio si immerse nuovamente nei suoi studi arcani
Fu in questo frangente che si unì Aralith, un bardo tiefling degli Arpisti, con una questione irrisolta proprio a Skullport.
Prima di riprendere la spedizione, Elibolg e Gniomio furono vittime di un veleno mutageno che rischiò di trasformarli in creature acquatiche. Solo l’intervento dei sacerdoti di Selûne e dei maghi del Bastone Nero li salvò.
Ristabiliti e riorganizzati, gli avventurieri tornarono nel Portale Spalancato, pronti a continuare l’esplorazione e a discendere verso i livelli più oscuri del dungeon, con un gruppo rinnovato e un nuovo equilibrio tutto da scoprire.
Le Caverne Contorte sono state esplorate, l’Aboleth respinto e la maga Darribeth riportata alla lucidità.
Asdra lascia il gruppo, ma un nuovo alleato si unisce: Aralith, bardo tiefling degli Arpisti, con affari in sospeso a Skullport.
Rientrati a Waterdeep, gli eroi ottengono nuovi riconoscimenti e si preparano a scendere ancora, verso i livelli più oscuri del dungeon.