Il Livello 11 è un dedalo di grotte umide e maleodoranti, infestate da tribù di trogloditi in guerra con i drow provenienti dai livelli superiori e inferiori.
Le caverne sono percorse da energie magiche instabili, frutto delle manipolazioni del Mago Folle Halaster, che ha alterato anche alcune creature come troll mutanti e un verme potenziato da rune arcane.
Un antico tempio dedicato a Dumathoin e diverse aree rituali mostrano la storia sepolta di culti e massacri, mentre l’influenza dei drow è visibile nelle prigioni per i trogloditi e nei cerchi di evocazione legati a Lolth.
Il livello è ricco di pericoli: meccanismi elettrici, mostri corrotti, portali instabili e la costante presenza di Halaster, che osserva e interviene a suo piacimento.
L’esplorazione completa porta a scoprire sia tesori di grande valore sia connessioni con altri piani, ma lascia un segno indelebile su chi osa attraversarlo.
Dopo aver lasciato alle spalle la follia dell’Ordalia di Muiral, i nostri eroi – Lorelain, Aralith, Elibolg, Ordak e Kenan – scesero nelle viscere del mondo, dove la pietra stessa trasudava umidità e odio.
Il nuovo livello era un dedalo di cunicoli vischiosi e fetidi, dimora di antiche tribù di trogloditi e attraversato dall’influenza oscura della Casata Auvryndar.
In una caverna trovarono una dozzina di trogloditi incatenati, ridotti in schiavitù dai drow.
Aralith, con la sua eloquenza arcana, riuscì a comunicare con i prigionieri, scoprendo la verità: erano ostaggi, pedine di un crudele gioco di potere.
Ma la libertà aveva un prezzo.
Il clangore delle catene spezzate richiamò una pattuglia di drow, guidata da un mago della Casata Auvryndar. Dalla sua mano scaturì una nube di oscurità acida che divorava la luce e bruciava la carne.
Elibolg, travolto dall’oscurità e dalle lame nemiche, cadde più volte vicino alla morte; solo la tenacia di Lorelain e la furia di Ordak impedirono che tutto finisse lì.
Liberati i piccoli trogloditi, il gruppo scoprì un nascondiglio segreto colmo di monete e di teschi rituali, reliquie di antichi massacri.
Ma la vittoria fu effimera: il mago drow fuggì nell’invisibilità, giurando vendetta.
Nel cuore della caverna, dove il tempo sembrava fermarsi, apparve Halaster Blackcloak in persona.
Il Mago Folle congelò ogni cosa con un gesto, trasformò in pietra il mago drow fuggitivo e ne fece a pezzi la carne con una calma glaciale.
Gli occhi di Halaster si posarono sul gruppo:
«Avete dimostrato ardire… e sciocchezza. I vostri destini sono già nelle mie mani.»
Poi scomparve, lasciando dietro di sé un silenzio irreale e la consapevolezza che Sottomonte osservava e giudicava ogni passo.
La discesa continuò fra cunicoli elettrici, scie di sangue e figure deformi.
In una caverna, uno gnomo cannibale difendeva con ferocia i cadaveri dei drow appena uccisi: gli eroi scelsero la prudenza, evitando uno scontro inutile.
Poco oltre, strani rumori e uno sfrigolio arcano rivelarono l’esistenza di meccanismi e rune instabili, retaggio delle follie di Halaster.
Il viaggio portò il gruppo in una caverna scintillante: un tesoro immenso, accumulato attorno al corpo di un verme runico, creatura imponente, nutrita dalla magia del dungeon.
Lo scontro fu brutale: Elibolg venne avvinghiato dalla coda, Lorelain eresse barriere di luce sacra, mentre Aralith e Kenan liberarono la loro potenza arcana e tecnologica.
Quando la creatura cadde, apparve ancora una volta Halaster, infuriato.
Con un tocco alle rune del verme, il Mago Folle lo fece esplodere in un bagliore devastante che uccise Lorelain all’istante.
Solo l’intervento di Ordak la riportò indietro dalla soglia della morte, mentre il mago osservava divertito.
I tesori del verme erano ora alla loro portata: monete d’oro, un elmo dai gemelli occhi cremisi e armi rare.
Ma la vittoria aveva un prezzo: la consapevolezza che Halaster non solo controllava il dungeon, ma giocava con le vite di chi osava attraversarlo.
Nel cuore dei cunicoli trovarono un portale attivo verso il Castello di Maddgoth, fonte di poteri ignoti.
Dopo un attimo di esitazione, decisero di sigillarlo: troppe forze oscure si agitavano al di là di quella soglia.
Proseguendo, raggiunsero finalmente l’uscita verso il Livello successivo, ma non erano soli: drow superstiti li avevano preceduti, portando con sé rancore e timori futuri.
Il cammino non era finito.
Le ombre di Halaster li avrebbero seguiti ovunque, così come il marchio lasciato dalla creatura runica e dall’ira del Mago Folle.
I nostri eroi escono vittoriosi ma scossi: Lorelain è tornata dalla morte, Elibolg ha sfiorato l’oblio, e Kenan ha percepito la presenza di Halaster come mai prima.
Il Livello 11 si chiude, ma il prezzo della libertà dei trogloditi e dell’avidità pagata col sangue non sarà dimenticato.
Davanti a loro, nuove profondità e nuove follie.