Il quindicesimo livello del dungeon si presenta come un arduo e pericoloso percorso a ostacoli, progettato dal Mago Folle per mettere alla prova la forza, l’ingegno e la volontà degli avventurieri. Tra trappole meccaniche, pozzi nascosti, insidie magiche e una miriade di pericoli extraplanari, il piano è un terreno di sfida in cui solo i più coraggiosi possono sperare di sopravvivere.
L’ambiente è dominato da fiumi di lava incandescente, statue animate e creature potenti come i mind flayer, e il pericolo costante di incontri mortali con entità legate ai piani del fuoco e della terra.
Il signore incontrastato di questo livello è Netherskull, un beholder non-morto di terrificante potenza, che domina il territorio con la sua malvagità e le sue magie devastanti, rendendo questo piano il crogiolo finale di ogni eroe che osa sfidare le profondità del Dungeon del Mago Folle.
Con passo deciso, il gruppo varca la soglia del quindicesimo livello, dove un’oscura voce echeggia, quella del Mago Folle stesso, che ordina loro di spogliarsi delle armi e deporle su un carrello, un macabro segnale che la prova più dura è appena cominciata.
Il terreno si rivela traditore: buchi nascosti, trappole diaboliche, e un fiume di lava incandescente che scorre come una ferita ardente nel cuore del dungeon. Statue di pietra a forma di mind flayer osservano il cammino con occhi fissi e inespressivi, emanando un’oscura magia che costringe chi vi viene colpito ad offrire il proprio cranio fra i tentacoli delle statue, fino a cadere stordito a terra. Solo Kenan resiste all’influenza delle statue, rimane lucido e prova ad aiutare gli altri.
Nella penombra di una stanza dimenticata, il gruppo si trova davanti a un antico forziere, la cui scintilla attira irresistibilmente Lorelain, inghiottita da un oscuro potere.
Ordak ed Elibolg corrono in suo aiuto e, uno dopo l’altro, cadono nella stessa trappola arcana. Solo Kenan e Aralith sfuggono, e nel loro peregrinare solitario incontrano lo spirito tormentato del paladino Fidelio. Egli offre un patto: la guida all’uscita in cambio dell’aiuto a distruggere Netherskull, il signore di questo regno di ombre e fuoco.
Riuniti, il gruppo prosegue affrontando abissi di gelatina mortale e rune di morte antica, aggirando pericoli con cautela, ma mai con paura.
Nel vasto canyon di lava, Lorelain osserva dall’alto l’orizzonte infuocato e colui che ha plasmato quella dannazione: Netherskull. Colto in un attimo di fragilità, l’abominio si scaglia furioso contro i nostri eroi, scatenando una tempesta di raggi devastanti e catene arcane che intrappolano ogni movimento.
La resistenza si spezza come vetro sotto il peso di un incantesimo superiore: Lorelain cade in lacrime, Aralith si addormenta solo per risorgere come non-morto, Elibolg si lascia andare all’istinto e diviene il flagello di una compagna ormai perduta.
Kenan fugge, lasciando il campo di battaglia, mentre Ordak si trasforma in un colosso furente, scagliando macerie e rottami contro l’oscura presenza.
La pietrificazione e la morte sembrano aver preso il sopravvento, ma in un ultimo atto di volontà, Elibolg restituisce vita a Lorelain, anche se la sua pelle resta dura come pietra.
Netherskull, infine, si prende la sua rivincita: svanisce in fumo con Fidelio e trasforma Ordak in suo schiavo, lasciando dietro di sé solo rovine e disperazione.
Il Percorso a Ostacoli si chiude nel sangue e nella tragedia. Gli eroi, caduti uno ad uno sotto la potenza di Netherskull, lasciano il campo a Kenan, l’ultimo sopravvissuto, che si allontana solitario nelle ombre del dungeon, portando con sé le memorie di un sacrificio epico.