Il viaggio verso Phandalin, iniziato come un incarico semplice, si rivela presto un cammino insidioso. Un’imboscata inattesa, un covo di goblin celato tra le colline e un salvataggio disperato intrecciano i destini degli avventurieri, gettandoli in un intrigo oscuro che supera di gran lunga il compito per cui erano stati assoldati. Dalle prime frecce nella foresta alle catene spezzate di un prigioniero, ogni passo segna il confine tra vita e morte, preparando il terreno a segreti ben più minacciosi.
Il carro di provviste avanza lento lungo la Strada Triboar. I compagni, ancora estranei, imparano a conoscersi, osservandosi con cautela. Gundren Scovaroccia e Sildar Fortinverno li hanno preceduti a cavallo, diretti a Phandalin. Ma il bosco si stringe e la scena che appare è inquietante: due cavalli abbattuti, bisacce squarciate, sangue rappreso.
Prima che possano agire, quattro goblin balzano fuori dalle fronde: lo scontro è violento, frecce e scimitarre minacciano di stroncare sul nascere il loro cammino. Ma il coraggio e la determinazione hanno la meglio: i goblin cadono e la foresta torna al silenzio.
I cavalli rivelano la verità: appartenevano a Gundren e a Sildar. I due sono stati catturati, non uccisi: il segno di un complotto mirato. I mercenari scelgono allora di seguire le tracce, abbandonando la via sicura. Il lavoro è diventato una missione di vita o di morte.
Le tracce conducono a una caverna nascosta tra le colline, da cui filtra odore di fumo e ringhio di lupi. Una vedetta viene eliminata, e gli avventurieri si inoltrano nel buio.
All’interno, il gocciolio dell’acqua e le risate sguaiate dei goblin accompagnano il loro cammino. Alcune guardie cadono in silenzio, ma più avanti si odono le urla di un uomo torturato: probabilmente Sildar Fortinverno. Il tempo stringe.
I lupi da guardia vengono abbattuti, altri goblin reagiscono con furia. Il prezzo è alto: Adan barcolla, ridotto quasi in fin di vita, ed Étienne cade incosciente. I compagni, stremati, lo strappano dalle fauci della morte. Esausti, scelgono di ritirarsi all’aperto, combattuti tra il cercare rinforzi o tentare l’assalto finale.
Mentre il dubbio li divora, un grido femminile squarcia l’aria. È Lorenya Vale, giovane chierica catturata dai goblin. Liberata, offre subito le sue cure divine, ridando speranza al gruppo.
Rinvigoriti, i compagni tornano nella caverna, dove sette goblin li attendono con rabbia disperata. La battaglia è la più dura: sangue, urla e ferro riempiono la grotta. Ma con il sostegno di Lorenya, la fede e la tenacia prevalgono.
Le catene di Sildar Fortinverno vengono spezzate. Ma la sua rivelazione non porta pace: Gundren è stato portato alla Caverna dell’Onda Tonante, e dietro ai goblin si muovono forze oscure.
Con il carro ancora intatto e il cuore gravato da nuovi misteri, gli avventurieri si dirigono a Phandalin. Ciò che era cominciato come un incarico da mercenari è ormai divenuto un giuramento: affrontare l’ignoto e scoprire chi trama nell’ombra.